Uno degli ultimi tre Paesi al mondo
Il Madagascar è un’isola-stato grande 2 volte e mezzo l’Italia. La sua storia geologica con la separazione dal continente africano avvenuta 200 milioni di anni fa, ne ha determinato un’evoluzione biologica ed una storia assolutamente uniche.
Il Madagascar è abitato dall’uomo solo da 2000 anni e ha, nei secoli, subito diverse ondate migratorie. I primi popoli arrivati sull’isola provenivano dal Sud-Est Asiatico; successivamente pervenne gente dall’India e quindi dalla Penisola Arabica. I primi a colonizzare il Madagascar furono i Portoghesi, ai quali subentrarono gli Spagnoli ed infine i Francesi. Furono questi a portare i primi neri dal continente africano, come loro schiavi. Da sempre il Madagascar è sfruttato, dai Paesi occidentali e dalle Multinazionali, per le sue risorse di legno pregiato, spezie e minerali quali il ferro, uranio, nickel, pietre preziose, ecc..
Il Paese è formalmente una Repubblica Presidenziale con circa 30.000.000 di abitanti. Le sue condizioni sociali ed economiche sono arretrate ed il suo PIL pro capite di 329 dollari/anno ne fa in assoluto uno degli ultimi tre Paesi al mondo.
I drammatici parametri della sua realtà sono:
endemico in alcune zone
50.000 malati
focolai nel Nord – 500 casi/anno
270 euro/anno
In Sistema Sanitario Nazionale
La gravità della situazione epidemiologica in Madagascar è riconducibile all’inaccessibilità del sistema sanitario nazionale ed alla sua inefficienza. L’80% dei malati che si recano nelle strutture sanitarie non ha i mezzi per sostenere il costo delle cure; chi invece è in grado di usufruirne riceve un servizio di qualità scadente.
Ciò non sorprende se si considera che il finanziamento che lo Stato destina alla Sanità Pubblica corrisponde a 5 euro pro capite all’anno, una cifra irrisoria e insufficiente a garantire la presenza di personale qualificato, l’approvvigionamento delle medicine essenziali e l’adeguato equipaggiamento delle strutture. Tale livello di spesa impone che il costo di ospedalizzazione e medicalizzazione ricada interamente sul malato e si traduca non solo nel pagamento della prestazione medica, ma anche di tutto ciò che è necessario per una eventuale operazione chirurgica, dai farmaci al filo di sutura. Infine, accanto al costo delle cure anche la distanza è un problema serio, se si pensa al numero insufficiente di strutture sanitarie esistenti e all’assenza di servizi di trasporto pubblici e di auto-ambulanze.
Difronte a una situazione così drammatica e socialmente inaccettabile, il dott. Luigi Bellini ha profuso il suo ingegno e la sua opera, dedicando oltre 20 anni della sua esistenza, nella realizzazione di un complesso medico sanitario e universitario – quali sono oggi il Centro Diagnostico Le Samaritain e l’ospedale Le Polyclinique Universitaire NEXT – che potesse offrire a tutti i cittadini malgasci equità e qualità di cure oltre a garantire ai giovani medici malgasci una formazione professionale equiparabile a quella dei loro colleghi europei.
Area geografica dove opera la NEXT onlus
Il Centro Diagnostico Le Samaritain e l’Ospedale Le Polyclinique Universitaire NEXT si trovano nella Provincia di Antsiranana che appartiene alla Regione Diana, situata a Nord del Madagascar, ma l’azione della NEXT si estende anche alle regioni limitrofe nel raggio di 400 km dove vivono circa 3.000.000 di persone. Le strutture distano 3 km dal centro-città di Antsiranana, capitale della provincia omonima (la scelta di tale località fu stabilita dal Ministero della Salute Malgascio nel 2003). Per raggiungere il complesso sanitario è necessario imboccare la strada nazionale 6 (RN6) e percorrerla per 200 m prima di svoltare a sinistra in “Rue de la fraternité”, dove si trova il Polo Sanitario NEXT